che cos'è?
Alcuni anni fa ormai un mio prof mi fece questo indovinello:
"la vecchietta lavora con l'ago fino a mezzanotte per cucir le mutande rotte"
Che cos'è?
Mi sono sempre chiesta la risposta ma nn sono ancora riuscita a tovarla, qualche suggerimento?
Ciao ; )
9 risposte
- 1 decennio faRisposta preferita
Gli indovinelli di enigmistica classica, quando sono belli (è questo della bussola è forse il più bello esistente in lingua italiana) si basano tutti sulla cosiddetta "doppia lettura". Devono insomma esistere nel testo delle parole che si possano leggere in due sensi, entrambi validi. Una lettura, detta "significato apparente" è quella più ovvia; la seconda lettura, detta "significato reale" è quella nascosta. Nel nostro caso, il significato apparente è annunciato dal titolo - che noi non abbiamo mai riportato, ma che dovrebbe essere "La vecchina". In questa chiave, abbiamo le seguenti parole e relativi significati:
Ago=strumento per cucire
Mezzanotte=ora della notte
Mutande=capo di vestiario
Rotte=aggettivo: rovinate, guaste
e quindi il "significato apparente" è proprio quello di una vecchiarella che cuce fino a tarda notte per accomodare le braghette bucate dei familiari.
Ma tutte le parole sopracitate hanno una seconda lettura, questa:
Ago=parte magnetizzata della bussola
Mezzanotte=Nord
Mutande=gerundivo di mutare: "che devono essere mutate"
Rotte=sostantivo: percorsi delle navi.
e allora la lettura "reale" diventa: "muove l'ago in direzione del Nord per regolare le rotte che devono essere cambiate", e in questa seconda lettura è evidente il risultato finale: la Bussola. Se non ci fossero problemi di metrica, anche la "chiesuola" di Redactor sarebbe stata perfetta, in questa seconda lettura! La vecchina può ben stare in chiesa, e la protezione (di solito una campana di vetro) che protegge la bussola si chiama proprio chiesuola.
- Anonimo1 decennio fa
non saprei, ciao
- Anonimo1 decennio fa
Si riferisce mica al "Sabato del villaggio" di Leopardi?
C'è di mezzo una vecchietta che fila...
La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la ****
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
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- Agente CooperLv 41 decennio fa
Ma a me non sembra un indovinello...
X CARLO A: vabbè dai ma sei un genietto,io non ci sarei mai arrivata,COMPLIMENTI sei una bella mente!!