Aiuto parafrasiii? :S?
Ciao a tutti! Mi aiutate a fare o almeno a trovare la parafrasi di queste due piccole poesie? Sono anche io del parere che i compiti bisogna farli da soli ma queste proprio non ci resco...e poi dai siate buoni, oggi è il mio compleanno! :P
SETTEMBRE (di V.Sereni, Diario D'Algeria, Mondadori)
Gia l'òlea fragrante nei giardini
d'amarezza ci punge: il lago un poco
si ritira da noi, scopre una spiaggia
d'aride cose,
di remi infranti, di reti strappate.
E il vento che illumina le vigne
già volge ai giorni fermi queste plaghe
da una dubbiosa brulicante estate.
Nella morte già certa
cammineremo con più coraggio.
andemo a lento guado coi cani
nell'onda che rotola minuta.
O FALCE DI LUNA CALANTE (G. D'Annunzio, Tutte le opere, Mondadori)
O falce di luna calante
che brilli su l’acque deserte,
o falce d’argento, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
Aneliti brevi di foglie,
sospiri di fiori dal bosco
esalano al mare: non canto non grido
non suono pe ’l vasto silenzio va.
Oppresso d’amor, di piacere,
il popol de’ vivi s’addorme...
O falce calante, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
Grazie in anticipo! ^.^
2 risposte
- Anonimo1 decennio faRisposta preferita
O FALCE DI LUNA CALANTE
da "Canto novo", 1882
Questa lirica, composta all'età di diciotto anni, rivela il carattere fondamentalmente sensuale dell'ispirazione dannunziana tesa all'esaltazione della gioia di vivere. Mentre le piante e i fiori, in un mondo silenzioso sotto il tenue chiarore della luna, si muovono impercettibilmente, gli esseri viventi si lasciano andare a un sonno languido, inebriati dal piacere. L'elemento naturalistico, rappresentato dalla terra rischiarata dalla luce lunare, dagli alberi e dai fiori, è magistralmente trasformato in suggestione musicale.
Metro: tre strofe di quattro versi, costituite
ciascuna da due novenari e da due dode-
casillabi, l'ultimo dei quali è sempre
tronco.
Parafrasi
---------
¦¦
1 O falce di luna calante ¦¦ O falce di luna calante
¦¦
che brilli su l'acque deserte, ¦¦ che brilli sulle acque
¦¦ deserte del mare,
2 o falce d'argento, qual mèsse di sogni ¦¦ o falce dal colore argentato,
¦¦ quale ricca messe di sogni
3 ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! ¦¦ ondeggia sulla terra al tuo
¦¦ dolce chiarore!
¦¦
4 Aneliti brevi di foglie, ¦¦ Fruscii leggeri di foglie,
¦¦
sospiri di fiori dal bosco ¦¦ sospiri di fiori si sprigio-
¦¦ nano dal bosco
5 esalano al mare: non canto non grido ¦¦ verso il mare: nel vasto
¦¦ silenzio non si ode né
non suono pe 'l vasto silenzio va. ¦¦ canto, né grido, né suono.
¦¦
¦¦
6 Oppresso d'amor, di piacere, ¦¦ Sazi d'amore, di piacere,
¦¦
il popol de' vivi s'addorme... ¦¦ gli esseri viventi si
¦¦ abbandonano al sonno...
O falce calante, qual mèsse di sogni ¦¦ O luna calante, quale ricca
¦¦ messe di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! ¦¦ ondeggia quaggiù sulla terra
¦¦ al tuo mite chiarore!
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N O T E
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1 falce: è la luna che all'ultimo quarto assume la forma di una falce.
2 mèsse: la terra diventa un enorme campo che ondeggia di sogni, proprio
perché la luna ha la forma di una falce.
3 qua giù!: sulla terra.
4 Aneliti: respiri, fruscii.
5 esalano: emanano, effondono.
6 oppresso: sazio, pago.
RIFERIMENTI:
http://www.istruzioneonline.it/archivio/italiano/d...
PER LA PARAFRASI DELLA POESIA "SETTEMBRE" LEGGI QUI:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=200...
Buon Compleanno!
Ambra
- 1 decennio fa
Già l'olea fragrante nei giardini
d'amarezza ci punge: il lago un poco
si ritira da noi, scopre una spiaggia
d'aride cose,
di remi infranti, di reti strappate.
E il vento che illumina le vigne
già volge ai giorni fermi queste plaghe
da una dubbiosa brulicante estate.
Nella morte già certa
cammineremo con più coraggio,
andremo a lento guado coi cani
nell'onda che rotola minuta.
gia l'odore fragrante nei giardini porta in noi un po di amarezza,
il lago si ritira scoprendo una spiaggia fatta di rottami..remi rotti, reti strappate.
E il vento porta l'inverno su queste stesse spiagge scacciando l'estate.
nella morte gia certa saremo più sicuri di noi, affrontando il fiume della vita guadandolo.
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o striscia di luna in declino
che brilla sul mare solitario
o falce argentata
quale raccolta di sogni
si muove alla tua debole luce quaggiù!
Sospiri rapidi di foglie,
ansimare di fiori dal bosco
aspirano al mare: non canto non grido
non suono per l'immenso silenzio vanno.
Sormontati d’amore, di piacere,
tutti i viventi si addormentano
O striscia calante, che quantità di sogni
si muove alla tua debole luce quaggiù!
analisi
poesia di G.d'annunzio poeta italiano dei primi del '900,da inquadrare nel periodo decadentista,la poesia è un inno alla natura come del resto la più famosa "la pioggia nel pineto",anche qui parla della natura come forza sovrumana che trasforma gli oggetti e le persone,fino a renderle parti della natura.
E' composta da 3 strofe la prima di 5 versi e le altre di 4.il tema centrale è appunto la natura ed è ricca di metafore e similituni.
commento
l'uomo piccolo di fronte alla grandezza della natura fa ripensare al Leopardi(il cor nn si spaura),la musicalità a livello fonetico è grande,come al solito le parole usate sono sublimi