Pensate sia normale commuoversi ascoltando "Cantico dei drogati" di De Andrè?
Ho licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell'anima e nel cuore.
Le parole che dico
non han più forma né accento
si trasformano i suoni
in un sordo lamento.
Mentre fra gli altri nudi
io striscio verso un fuoco
che illumina i fantasmi
di questo osceno giuoco.
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Chi mi riparlerà
di domani luminosi
dove i muti canteranno
e taceranno i noiosi
quando riascolterò
il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi
che la sera raccoglie.
Io che non vedo più
che folletti di vetro
che mi spiano davanti
che mi ridono dietro.
Come potrò dire la mia madre che ho paura?
Perché non hanno fatto
delle grandi pattumiere
per i giorni già usati
per queste ed altre sere.
E chi, chi sarà mai
il buttafuori del sole
chi lo spinge ogni giorno
sulla scena alle prime ore.
E soprattutto chi
e perché mi ha messo al mondo
dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo?
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Quando scadrà l'affitto
di questo corpo idiota
allora avrò il mio premio
come una buona nota.
Mi citeran di monito
a chi crede sia bello
giocherellare a palla
con il proprio cervello.
Cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell'infinito.
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Tu che m'ascolti insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello
della mia vigliaccheria.
Rabbrividisco. Non mi è mai capitato di piangere per una canzone.
Vi è mai successo?
@Kathy Mallory: Sì, sono d'accordo. Semplicemente, sono sconcertata e perplessa. Nella mia vita mi sarà capitato sì e no una volta di commuovermi, leggendo un libro, oppure guardando un film.. oggi ciò si è riverificato, e con una canzone. Se anche qualcosa è capace di scolvolgermi l'animo, è davvero molto difficile che pianga. Oggi è successo. Ed è stato bellissimo.
4 risposte
- 1 decennio faRisposta preferita
Certo che capita, in particolar modo quando ci si trova davanti a testi così profondi come possono esserlo quelli di De André o (per come la vedo io) Guccini.
È del tutto normale, quando qualcosa ci colpisce, soprattutto a livello emotivo, e in particolare se abbiamo passato certi momenti, commuoverci per questo qualcosa, sia esso un semplice gesto o il testo di una canzone. È il nostro cervello a dirci "Oh, ehi, guarda che queste sono parole fantastiche, mi vien da piangere...".
Qualcosa di simile mi è successa ascoltando questa canzone d'amore di Guccini (Canzone delle domande consuete):
«Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente
come se il tempo per noi non costasse l' uguale,
come se il tempo passato ed il tempo presente
non avessero stessa amarezza di sale.
Tu non sai le domande, ma non risponderei
per non strascinare parole in linguaggio d' azzardo;
eri bella, lo so, e che bella che sei,
dicon tanto un silenzio e uno sguardo...
Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
quel che sono o sarei, quel che sarò domani,
non parlare non dire più niente, se puoi,
lascia farlo ai tuoi occhi, alle mani...
Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...
Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni come piena di fiume
tante cose sembrate e credute diverse,
come un prato coperto a bitume.
Rimanere così, annaspare nel niente,
custodire i ricordi, carezzare le età;
è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente
del diritto alla felicità...
Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perchè?
Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Esser tutto, un momento, ma dentro di te,
aver tutto, ma non il domani...
Non andare... vai.. Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...
E siamo qui spogli in questa stagione che unisce
tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove,
non so dire se nasce un periodo o finisce,
se dal cielo ora piove o non piove...
Pronto a dire "buongiorno", a rispondere "bene",
a sorridere a "salve", dire anch'io "come va?"
Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme?
Fuori c'è ancora una città?
Se c'è ancora balliamoci dentro stasera,
con gli amici cantiamo una nuova canzone...
tanti anni e son qui ad aspettar primavera,
tanti anni ed ancora in pallone...
Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...
Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di noi...»
Canzone piena di sentimentalismo e fortissima malinconia...
Personalmente, sono queste parole a farmi rabbrividire in particolar modo: "Rimanere così, annaspare nel niente, custodire i ricordi, carezzare le età; è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente del diritto alla felicità..."
- MelancholiaLv 51 decennio fa
Stiamo parlando di De Andrè: non un comune cantante, non un semplice cantautore, ma un sommo Poeta. E Cantico dei drogati è un incanto, non mi stupisce che ti sia commossa.
Moltissime sue canzoni mi hanno fatto sciogliere in pianto, da Il sogno di Maria a Canzone del padre.
Non c'è niente di strano nel commuoversi di fronte a qualcosa che colpisce le corde dell'anima; il fatto che sia una canzone( che potrebbe essere considerata ,erroneamente, di impatto inferiore rispetto a un film, ad esempio) è irrilevante.
Se escludiamo De Andrè, sono riuscite a commuovermi Enya, un' artista con una voce melodiosa che sembra appartenere ad un' altra dimensione, e Lisa Gerrard, che è in grado di sconvolgermi con il solo ausilio della musica( è una cosa straordinaria, se pensi che le parole che pronuncia nelle sue canzoni non hanno nessun significato, ma sono inventate durante l' esibizione in base alle emozioni provate dalla cantante).
Perfettamente normale...a me è successo moltissime volte....vuoi ascoltando ''Verranno a chiederti del nostro amore'', o ''Nella mia ora di libertà'', ''La ballata degli impiccati'', ''Un malato di cuore'', ''un chimico'' etc...etc...pensa io mi sono pure commosso con ''A cimma''...e ogni volta mi chiedevo il perchè, e mi trovavo spiazzato nel non trovare una risposta...mi chiedevo ma chi è per farmi commuovere così?...poesia allo stato puro...Grazie Fabrizio sei e sarai sempre nei nostri cuori...
- Anonimo1 decennio fa
LASCIA STARE LA COMMOZIONE SON TUTTE MANIPOLAZIONI FALSE