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Ossi di seppia..aiuto!!!!!!!!!!?
ciao a tt..devo fare una scheda libro su ossi di seppia di montale in cui devo scrivere i temi e il paesaggio presenti nell'opera..voi ne sapete qlcs???
PS:nn copiate da wikipedia xke nn si capisce niente li!
3 risposte
- 1 decennio faRisposta preferita
in ossi di seppia ,montale descive l'immagine di un paesaggio cn precisa descrizione degli oggetti come gusci vuoti, morti, che il mare riporta a riva; come nuvole di inchiostro che le seppie emettono per difendersi; come oggetti da incastrare nelle voliere perchè gli uccelli vi affilino il becco) LA SUA POETICA è : il male di vivere, la coscienza della sconfitta dell'uomo irrimediabilmente prigioniero di un mondo di cui gli sfuggono le premesse e le conseguenze.
Se non ricordo male l'unica soluzione per montale sono LE OCCASIONI ,le occasioni possono essere per lui attimi di salvezza ...e sono ad esempio :le donne .
- ?Lv 41 decennio fa
Ma è una filosofia tutta risolta in immagini che manifeÂstano uno scavo personale del poeta, un complesso di faticati approdi conoscitivi. Montale accoglie il tema crepuscolare e palazzeschiano d’una poesia «dissacrata», costretta a ripiegare sull’umile, sul quotidiano per ritrovare una possibilità di sopravviÂvenza in un mondo alienato e ostile.
A questo tema congiunge la superstite nostalgia d’una fusione con la natura, presentita nell’adolescenza (tema del mare), la delusione e il rimpianto della perduta armonia con le cose (tema del paesaggio arso e scabro, dell’osso di seppia come traccia scheletrita d’una primitiva fusione), e l’idea della poeÂsia come superstite dignità .
D’altra parte la coscienza della condizione umana presente, che diviene per lui quella di sempre, lo porta ad ammettere l’impossibilità per la poesia di offrire un alto messaggio di vita; donde la necessità che essa avverte di ripiegare su una testimonianza senza illusioni («Codesto solo oggi possiamo dirti / ciò che nonsiamo, ciò che nonvogliamo»); anche se balena nel libro qualche momento fugace di speranza, come in Riviere, di sognata possibilità di ristabilire il colloquio perduto con la natura-vita.
Il libro ha così una sua dialettica interna. Da un lato vi è la confessione dell’incaÂpacità del poeta di cogliere e rappresentare la vita nella sua autenticità ; e allora lo scacco conoscitivo si fonde con quello espressivo, creando il mito d’un «ritmo stento» d’una poesia sempre inadeguata all’oggetto: di parole «petrose» che colgono la deluÂsione e l’aspro tormento del vivere e oscillano fra volontà di canto e prosaicità .
DalÂl’altro vi sono i brevi momenti di grazia, in cui la natura appare vicina a svelare un significato e gli oggetti si delineano nitidi, alludendo, nel contempo, alla possibile identificazione armonica fra uomo e mondo. Più in generale, si può dire che la scoÂperta inautenticità dell’esistere è incentivo alla ricerca d’un riscatto poetico. Questo, tuttavia, permane pur sempre difficile ed episodico, richiede prima il passaggio per il cammino impervio della negazione, il riconoscimento della crisi etico-conoscitiva delÂI’uomo moderno.               Â
Prevale, in sostanza, nel libro, la coscienza della realtà come insondabile e incomprensibile, assimilabile, per questo, a una sorta di «solido nulla» leopardiano. Gli eventi e i gesti umani si rivelano dominati dal caso, la natura priva d’ogni razionalità , l’uomo sperduto nel caos della contingenza.
- 1 decennio fa
io copio sempre da wikipedia, però da quello francese, faccio la traduzione e mi aggiusto un po le frasi.
Non sono mai uguali a wikipedia italiano, quindi le proff non se ne sono mAI ACCORTE