sbizzarritevi! un pezzo romantico di un libro?
dove viene descritto un bacio travolgente, uno scambio di sguardi emozionante...
3 risposte
- 1 decennio faRisposta preferita
Ma scritto da noi o trovato in giro? Questo è scritto da me.
Una volta in casa, Drache se la prese con calma e, come prima cosa, andò in cucina a bersi un po' d'acqua. Uscendo, prese una mela dal cesto della frutta e se ne andò in cerca di Khady. Khady si era già tolta i parapolsi e aveva alzato una gamba su una sedia per togliersi i parastinchi. Sentì netto lo stock del primo morso che Drache diede alla mela. Fece per girarsi.
- Non voltarti.
Khady bloccò il movimento. Si fermò un attimo e tornò a togliersi i parastinchi. Poi si sfilò da dietro la pistola e posò il pugnale sul comodino. Drache diede un altro morso alla mela.
Khady infilò le mani sotto il giubbotto, lo alzò e lo fece passare sopra la testa. Si massaggiò un po' il collo e inarcò la schiena, poi passò a verificare l'equipaggiamento. Lo sguardo di Drache, che spaziava dal collo alle caviglie, sembrava nato per distrarla e dovette ripetere l'operazione due volte. Lui prese a sorridere soddisfatto e staccò un altro morso. Quand'ebbe finito, lei cercò di nuovo di voltarsi.
- Ti ho detto di non voltarti. Spogliati.
Lei allora si tolse le scarpe e le mise sotto la sedia chinandosi. Poi slacciò la cintura dei pantaloni e li sfilò, appoggiandoli sulla stessa sedia. Drache seguiva attentamente tutta l'operazione, continuando a sorridere e a mangiare la sua mela. Lei si sbottonò la camicia e, mentre la sistemava sullo schienale, lo sentì appoggiare la mezza mela che rimaneva.
Quando cercò di sfilarsi la maglietta, trovò che le mani di lui erano già lì. Fu lui a toglierle la maglietta e lui a slacciarle il reggiseno e a farlo scivolare fino a terra. Rimase per un po' a guardarla e ad accarezzarle la schiena. Lei gli si appoggiò ad una spalla e gli offrì la bocca. Lui le carezzò le labbra e l'accontentò.
Poi le baciò il collo e iniziò a fare sul serio.
- nicoladc89Lv 71 decennio fa
"Mi sembra che il tuo Uomo-Gesù sia un po' un figlio di ******* quando si tratta di donne", replicò Roland. "Si è mai sposato?"
Gli angoli della bocca di Callahan fremettero. "No", rispose, "ma la Sua ragazza era una prostituta."
"Be'", commentò Roland, "è già un inizio."
- Freethinker FrogLv 41 decennio fa
Amo molto questo brano del Trionfo della morte di d'Annunzio.
Erano su la collina, di notte. La luna saliva per l'arco del cielo.
Una fresca umidità si dilatava nelle vaste masse vegetali ancor
vibranti dell'acquazzone pomeridiano. Tutte le fronde
lacrimavano, e quelle miriadi di lacrime adamantine
riscintillavano al chiarore lunare transfigurando la selva. Come
Giorgio urtò per caso un fusto, le gocce luminose caddero dai
rami scossi su la persona d'Ippolita e la constellarono. Ella diè un
piccolo grido; poi rise.
- Ah perfido! - mormorò ella imaginando che Giorgio avesse
voluto sorprenderla con quell'aspersione improvvisa; e si accinse
alla rappresaglia.
Alberi ed arbusti agli urti si spogliavano delle loro gemme
liquide con un crepitìo vivace, mentre le risa della donna
squillavano a intervalli giù pel declivio. Giorgio anche rideva
rispondendo, subitamente immemore dei suoi fantasmi,
lasciandosi conquistare da quella seduzione giovenile, lasciandosi
penetrare da quella vivificante freschezza notturna in cui si
scioglievano tutte le fragranze terrestri. Egli cercava di giunger
primo all'albero che appariva con la chioma più carica, ed ella gli
contendeva il passo con ardire correndo sicura sul pendìo
sdrucciolevole. Giungevano per lo più insieme presso il tronco
designato e lo scotevano insieme rimanendo sotto la pioggia.
Nell'ombra mobile del fogliame, sul volto d'Ippolita il bianco
degli occhi e il bianco dei denti rendevano uno splendore
straordinario; e le minutissime stille, come un pulviscolo di
diamante, rilucevano su i capelli lievi delle tempie, su le gote, su
le labbra, perfino nei cigli, tremule nel tremolìo del riso.