Libri che facciano fare viaggi mentali?
Vorrei prendere dei libri psicologici,che facciano fare viaggi mentali. Quelli dove non vedi l'ora di arrivare alla fine,che ti tengano con il fiato sospeso. Non so se riesco a spiegarmi.. Devono essere interessanti,ma non pesanti.
Se qualcuno ha qualcosa da consigliarmi ben venga :)
Ah,se qualcuno conoscesse anche dei film che hanno questa descrizione sarò felice di segnarli :)
12 risposte
- HermioneLv 410 anni faRisposta preferita
Breaking Dawn significa SCACCO MATTO!!!! -.-' (ma almeno osservate le figure delle copertine)
Comunque ti consiglio di leggere, come altri hanno già detto, L'ombra del vento, un libro davvero appassionante e pieno di intrighi e misteri. Per qualcosa di più psicologico ti consiglierei Delitto e Castigo di Dostoevskij. Non farti spaventare dal nome, ma io ho letto quel libro a 15 anni e l'ho trovato veramente superbo. Non è affatto pesante e nel giro di una settimana lo finii di leggere perché ti fa rimanere col fiato sospeso in un'angoscia che ti prende lo stomaco per tutto il tempo.
Per quanto riguarda i "viaggi mentali" ti consiglio vivamente 1984 di Orwell. Quello si che ti fa fare viaggi mentali.
Per qualcosa di più fantasioso e fuori dal normale Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e cosa vi trovò Alice di Lewis. E' un viaggio attraverso la mente intricata di questa bambina. Ti stupirai di quanto possa essere bello questo libro che non può assolutamente mancare in una libreria personale.
Per quanto riguarda un film, ti consigliere Secret Window interpretato da Johnny Depp e tratto da un romanzo di Stephen King. Ti farà rimanere col fiato sospeso oltre che a stupirti col suo finale. Una psicologia davvero contorta (non ho letto il romanzo, ma se è bello come il film ti consiglierei di leggerlo)
- Anonimo10 anni fa
Sincermanete potrei consigliari molti libri ma t posso dire solamente in base ai miei gusti, quindi è difficle risponderti,ad esempio di libri che mi sono piaciuti molto da leggere d'un fiato sono
George Orwell - 1984
Noi ragazzi dello zoo di Berlino
V.M. 18
Paura e disgusto a Las Vegas
Trainspotting
- La roBeeLv 510 anni fa
il primissimo che mi è venuto in mente è "Il mondo di Sofia", di Gaarder
seguito da "Trainspotting" di Welsh, un po' trash ma pur sempre un flash, come diceva un mio amico sogghignando
anche "La fattoria degli animali" di Orwell, con le sue allegorie, fa fare dei bei viaggetti mentali ;-)
ma libri che ti smuovono il cervello ce ne sono davvero centinaia... difficile dare un consiglio senza elencare intere biblioteche...
idem per i film... da Lola corre a Memento, passando per Equilibrium e American beauty, ce ne sarebbero davvero tantissimi da consigliare...
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- 10 anni fa
Ti consiglio L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn! ;)
secondo me rispecchia la tua richiesta!
- 6 anni fa
Per qualsiasi prodotto io vado su Amazon per capire, decidere e comprare. Dacci un'occhiata anche tu se vuoi chiarirti le idee http://bit.ly/16v7cM5 Spero ti serva
- Anonimo10 anni fa
Anche i barbiturici fanno fare i viaggi mentali...parecchi!
- Anonimo10 anni fa
Bè, se vuoi andaree sulla letteratura classica ti consiglio Dostoevskij, famoso proprio per il fatto che nei suoi libri fa un' indagine psicologica dei suoi personaggi.
altrimenti, se la pesantissima letteratura Russa non fa per te, sempre rimanendo sui Classici ti consiglio l' unico romanzo di Emily Bronte, Cime tempestose. l' autrice narra in modo meraviglioso il dramma esistenziale dei due protagonisti, e come libro psicologico è perfetto.
Molto bello è anche Ritratto di signora di Hanry James, che scrive in un modo bellissimo. penso che ti potrbbe interessare la storia di una ragazza che pensa solo al successo tralasciando i valori fondamentali della vita!
spero di esserti stata d' aiuto!
Fonte/i: diciamo che leggo molto... XD - LunaBlu ♥Lv 510 anni fa
Twilight è un bel film ma è tutto tranne che psicologico e cmq Breakin Dawn significa "collasso.
Detto questo, come film ti consiglio "Il cigno nero", film appena uscito, ma davvero bello, anche se non tutti riescono a comprenderlo fino a fondo.
Come libro invece ti consiglio "Casa di bambola" ,è un testo teatrale scritto da Henrik Ibsen nel 1879. E' una pungente critica sui tradizionali ruoli dell'uomo e della donna nell'ambito del matrimonio durante l'epoca vittoriana. Sin dalle prime battute della commedia, l'impressione che si ha della protagonista femminile è quella di una donna che si comporta come una bambina capricciosa che gioca e si diverte tutto il giorno e si rabbuia per futili motivi come quando il marito le ordina di non mangiare dolci.
Il mutamento e la presa di coscienza di Nora avvengono improvvisamente quando finalmente capisce che suo marito non era in realtà quella nobile creatura che lei sperava che fosse. Nora comprende che il suo ruolo in quel matrimonio durato 8 anni, è stato quello di una semplice e bella marionetta costretta a vivere in una casa di bambola, come aveva d'altronde sempre fatto fin dalla nascita. Helmer la chiama incessantemente "lucherino", considerandola alla stessa stregua di un animale domestico molto rumoroso e vivace; un vezzeggiativo da accollare al linguaggio del maschilismo più retrivo.
Nora è ricattata da Krogstad a causa di un prestito illecito che lei aveva contratto, falsificando la firma del padre, per salvare la vita di suo marito. Quando suo marito Helmer scopre il fatto, viene assalito dall'ansia e dal tormento di perdere la propria reputazione. Quest'angoscia annebbia ogni altro pensiero e, in preda alla disperazione, dichiara a Nora che allontanerà quella che ora egli considera una indegna moglie dalla cura dei suoi figli, senza riconoscere che il gesto anche se compromettente, era stato dettato dall'amore per lui.
Grazie all'intervento di un'amica di Nora, che dichiara a Krogstad di volersi sposare con lui, il ricatto che minacciava la famiglia della protagonista viene annullato. Helmer, appena appresa la felice notizia, prorompe esclamando "sono salvo!", e perdona all'istante sua moglie. Per Nora, però, la vita non può ritornare ad essere quella di prima: è troppo tardi. Tutte le sue illusioni sono state tradite e le sue certezze infrante. Ella decide, quindi, di abbandonare suo marito in cerca della sua vera identità e, come dice lei stessa ad Helmer, per "riflettere col mio cervello e rendermi chiaramente conto di tutte le cose".
L'autore descrive nei suoi appunti la sua decisione dicendo: "Depressa e confusa dalla sua fede nell'autorità, perde la sua fede nella sua correttezza morale e nella sua capacità di crescere i suoi figli. Una madre in una società contemporanea che proprio come certi insetti che fuggono e muoiono quando compiono i loro doveri nella propagazione della loro razza."