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Descrizione di una frana?
Vorrei sapere la descrizione di una frana,possibilmente avvenuta in Italia,ad es com'è avvenuta e che tipo di.frana è:da smottamento , di scivolamento ecc.
3 risposte
- Anonimo10 anni faRisposta preferita
In data 02 marzo 2010, è stato effettuato un secondo sopralluogo nell’area della frana di
Maierato (VV), che ha fatto seguito al primo sopralluogo del 17 febbraio 2010, i cui riscontri
sono stati riportati nel relativo verbale RT/SUO-RIS 13/2010 del 19 febbraio 2010.
Il secondo sopralluogo è stato effettuato a seguito della segnalazione dell’arretramento della
corona della frana, avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 febbraio, al fine di valutare
l’evoluzione del fenomeno.
Durante il sopralluogo è stata analizzata, in modo speditivo, l’area di frana attraverso
osservazioni da punti panoramici. Sono state, inoltre, raccolte testimonianze relative
all’evento di frana e ad eventi verificatisi in passato, che sono presenti nella memoria delle
persone più anziane. Sono state raccolte anche alcune immagini fotografiche scattate in
passato, che sono state confrontate con la morfologia attuale del versante, derivando utili
informazioni per la comprensione del fenomeno.
Osservazioni sono state compiute anche in aree limitrofe a quella direttamente coinvolta dalla
frana; in particolare, è stata esaminata l’area della sorgente Fontana Grande, per avere
informazioni circa la portata e l’effettivo funzionamento delle opere di captazione e di
distribuzione, il cui corso era localizzato nella parte alta del versante franato, come si evince
dalle cartografie topografiche IGM e CTR.
Di seguito vengono fornite le principali osservazioni scaturite dal sopralluogo e la
documentazione fotografica del fenomeno franoso. Si forniscono, inoltre, alcune
considerazioni circa la possibile evoluzione futura dell’area, evidenziando la necessità di
indagini per migliorare la conoscenza del fenomeno franoso e del deflusso delle acque
superficiali e sotterranee.La frana del 15 febbraio 2010 ha interessato una porzione notevole di territorio del comune di
Maierato (Figura 1), localizzata ad ovest del centro abitato, lungo il versante compreso tra le
località Draga, Mosto e Giardino (Figura 2). Detto versante presenta esposizione verso sud-est
ed è caratterizzato da una sommità sub pianeggiante (ad una quota di 315 m s.l.m. circa) e da
un profilo debolmente concavo digradante verso il fosso Scotrapiti. Nonostante le rilevanti
dimensioni, la frana ha coinvolto solo una civile abitazione ed un capannone adibito a
deposito, preventivamente evacuati. Il danno principale è stato riportato dalla strada
provinciale per Filogaso e dalla circonvallazione esterna del paese (Figura 3), entrambe
distrutte nel tratto franato, con conseguente isolamento di alcune abitazioni site sulla sponda
destra del fosso Scotrapiti. La scarpata di frana presenta una larghezza di circa 500 m, mentre il corpo di frana si estende per una lunghezza di circa 1400 m. Il volume del materiale franato è stato stimato in 1-2 milioni di metri cubi. Tale ingente quantità di materiale ha riempito il fondovalle del torrente. Scotrapiti tanto da invertirne il rilievo: dove era presente una incisione è oggi presente una
topografia rilevata. In alcune zone l’accumulo della frana ha superato i 15-20 metri di spessore. La colata ha ricoperto, nel tratto a valle, alcuni vecchi mulini, prima dell’evento. La frana ha anche provocato l’interruzione per sbarramento del fosso Scotrapiti, che a valle alimenta l’invaso artificiale dell’Angitola, e del suo affluente di sinistra, provocando la formazione di specchi d’acqua nei settori a monte. Al momento del primo sopralluogo il laghetto sul fosso Scotrapiti era lungo circa 250 m,mentre
quello sul suo affluente di sinistra raggiungeva i 40-50 m circa.La frana ha mostrato una cinematica complessa, con scorrimento nella parte medio alta ed un’accentuata evoluzione in colata nella parte bassa del versante, che si è canalizzata lungo l’alveo del fosso Scotrapiti. L’osservazione del video, ripreso in diretta e visibile sul web, sembra suggerire, nel complesso, un movimento di tipo traslativo con una superficie a basso angolo, con associate componenti rotazionali secondarie. Per contro, le evidenze di campagna mostrano prevalenti componenti rotazionali nella parte medio-alta del deposito di frana, particolarmente accentuate nel settore prossimo alla scarpata principale. Qui si osservano nette contropendenze, con terrazzi di frana spiccatamente tiltati verso monte e che, localmente, sostengono laghetti di frana. Solo a seguito dell’esecuzione di rilievi di dettaglio e di adeguate indagini sarà possibile definire un preciso modello geologico, determinare la superficie di scorrimento e capire meglio la cinematica del fenomeno. Tali informazioni sono fondamentali al fine di
comprendere l’evoluzione futura della frana.
- Anonimo10 anni fa
è una frana