Girarsi e rigirarsi nel letto, con la speranza di prendere sonno?
Il computer acceso, unica fonte di luce. La ventola che gira incessantemente e le voci di persone spensierate nell'altra stanza. Fa freddo, la coperta ora è fin sopra le mie orecchie.
Irrequieta, mi giro, non sto bene, mi rigiro. È un dolore, una forma di vita dentro me, che mi lacera, si nutre della mia anima e lascia un inquietante senso di vuoto.
Le parole sono ferme nella mia gola, gli occhi umidi. Ascolto della musica, no, pessima decisione. Le guance cominciano a bagnarsi, e così il mento, il cuscino. Di nuovo il silenzio e il confortante respiro del computer: non sono sola.
Ma sono costretta a ingoiare parole e pensieri ed eccitazione: nessuno con cui condividere, nessuno a cui raccontare l'angoscia, nessuno a cui cercare un abbraccio.
Sono sola.
Questa sera non mi faranno compagnia libri, film, siti web.
Non va, così non va affatto bene! Cerco la mia indifferenza, è ancora sepolta da qualche parte, lei che mi accompagna durante tutto il giorno, la mia anestesia che mi impedisce di avvertire il vuoto dentro me, intorno a me, come me.
Eccola, la boccata d'aria dopo l'apnea. Torno a respirare.
Non ricordo cosa stessi pensando o facendo o desiderando, so soltanto che adesso sono tornata in me. E faccio scorta di aria, di ossigeno, qualcosa mi dice che tornerò nelle profondità delle acque.
Che sia opportuno imparare a nuotare?
"Can you see the light at the end of the dark passageway?"
Mi racconteresti una piccola, infinita, eterna, parte di te?
3 risposte
- 9 anni faRisposta preferita
In questo periodo , durante il sonno mi giro e mi rigiro nel letto con la speranza di prendere sonno .
Sono ansioso , preoccupato per una mera sentenza sul mio futuro che forse neanche i numeri possono verificare con certezza .
I miei pensieri discutono e litigano con le mie emozioni , le incattiviscono e fanno il broncio .
Ripenso al passato e mi domando cosa io abbia sbagliato o cosa abbia saltato durante il cammino.
Devo alzare la gamba destra e salire di un gradino . I muscoli sono irrigiditi come se la mia mente volesse mettermi in guardia da qualcosa . Sono frustrato , ho rancore per questa piccola salita di quota.
Sul prossimo gradino della scala c'è una targa . Vi è scritto " amare gli altri " .
Molti dopo 19 anni di vita mettono il piede su quel gradino e poi proseguono . Con e non è successo .
Non ho visto quel gradino , in passato , dunque l'ho saltato . Ma ora mi si prospetta di fronte .
Questo perchè la mia mente si è accorta che manca qualcosa , dunque ciò che non ho fatto in passato devo farlo ora e nel futuro .
Amare gli altri ... ? ... è curioso . Scambio reciproco di affetto e fiducia . Donare e ricevere .
Allora ... Orange ... comincio col donarti un 'abbraccio immaginario , credici come se fosse reale.
Iniziare a donare , senza pensare avidamente di ricevere .
Questo è il mio attuale e prossimo dilemma da risolvere .
... a parte riuscire a prendere sonno .
Fonte/i: Il mio cervello emotivo . - ?Lv 79 anni fa
Proprio per questo ho un quablock e una stilografica vicino al letto.
Quando non sai più cosa fare...scrivi! :)