Perché quando al neonato cade il cordone ombelicale è usanza bruciarlo?
9 risposte
- ?Lv 68 anni faRisposta preferita
Non avevo mai sentito di questa usanza ma mi sono incuriosita ed ho fatto una ricerca in rete per saperne di più,guardate cosa ho trovato:
POTERI MAGICI
La tradizione popolare ha sempre conferito al moncone ombelicale “poteri magici”. Le indicazioni riguardo all`utilizzo propiziatorio del moncone potevano essere molteplici:
Appendere il moncone ad un albero o ad un cespuglio: il bambino diventerà “canterino” come gli uccelli.
Seppellire il moncone sotto un fiore, si eviterà che il bambino da grande sia girovago, non diventerà ladro, amerà l’arte e crescerà intelligente. Se è una bambina diventerà molto bella e desiderata.
Mettere il moncone tra due libri: il figlio sarà studioso.
Metterlo in un luogo asciutto: il bambino non farà pipì a letto.
Meglio non bruciarlo: il neonato rischierebbe di morire bruciato.
Gettarlo sul letto di una donna che sta per partorire: nascerà sicuramente un bel maschio.
Conservarlo in un sacchetto di tela bianca: il figlio non si allontanerà da casa.
Metterlo in un bicchiere di vino: il figlio crescerà robusto.
Mettere il moncone mummificato in un sacchetto legato: a 15 anni il figlio dovrà scioglierlo dai lacci senza romperlo, quindi seppellirlo assicurandosi così una vita adulta felice.
MEDICINA E TRADIZIONI POPOLARI
Nella tradizione popolare il moncone è da sempre utilizzato come una sorta di panacea per ogni male. Di seguito alcuni rimedi e precauzioni:
Tostare il moncone, ridurlo in polvere e farlo bere nel caffè alla puerpera: durante il parto successivo non sentirà le doglie; farne della polvere da usare per lenire il mal di pancia; conservarlo per poi bruciarlo quando il bambino prende il raffreddore: guarirà.
Tagliare il cordone dopo che per breve tempo il bambino ha riposato per terra (Sorano di Efeso, II sec. d.C.); il cordone va tagliato dopo che la placenta è uscita dall’utero. Tagliarlo con una canna o un legno tagliente (Antica Roma), con una crosta di pane (Sorano di Efeso), con un filo di lana, con forbici benedette, con i denti, battendolo fa due sassi, strappandolo.
Legarlo con filo di lana ritorto, filo di canapa, filo di seta: porta fortuna, facendo un nodo col cordone stesso, con anellini di gomma colorata.
Lasciarlo “lungo” perché: il pene sarà più lungo, la vita sarà più lunga, si previene l’ernia. O lasciarlo “corto” perché: il moncone cade prima, il neonato sarà fortunato nella vita, il neonato non rischia di crescere con la pancia grossa.
Anche per quanto riguarda la medicazione sono state suggerite le ricette più “fantasiose”:
Mettere sopra la ferita un disco di piombo a forma di moneta, sì che col suo peso produca gradualmente una concavità (II sec. d.C.);
Porre sulla ferita una pezzuola di lino impregnata d’olio;
Polvere di sangue di drago (in realtà una resina prodotta dagli alberi), sarcocola, cumino, mirra il tutto coperto con un panno imbevuto d’olio;
Bozzolo di verme da far bruciare sulla ferita;
Polvere di legno vecchio raccolta dai buchi dei tarli;
Cuticole d’aglio.
SONO CREDENZE POPOLARI ANTICHISSIME,NATURALMENTE NON HANNO ALCUN TIPO DI FONDAMENTO MA C'è ANCORA CHI CI CREDE!!
- GiusyLv 58 anni fa
Bruciarlo???????????? Sì .... forse .... senz'altro in qualche rito woodoo ....
@ Volvox: Quello che viene conservato per ricavare le cellule staminali è il cordone tagliato subito dopo la nascita; quando il moncone (ciò che rimane del cordone) cade qualche giorno dopo la nascita, ormai non serve più
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- Serena ★Lv 48 anni fa
Pure una vecchina del mio paese crede a ste cose :3 sono solo credenze popolari
- 8 anni fa
Se lo bruciano sono dei completi ******** perchè li ci sono le cellule staminali che possono curare delle malattie...