Ferro al prato, ma come?
Ho un giardino a 1 km dal mare vicino Roma, piuttosto ombreggiato, con prato misto anche di infestanti come trifoglio e altre. Ho l' impianto di irrigazione. Da un po' si sono verificate delle chiazze spoglie e qua e là c'è muschio. Il prodotto con ferro lo posso passare ora che è metà luglio? E quando? La sera o il giorno? Dopo devo annaffiare o no? Grazie Della
2 risposte
- 8 anni faRisposta preferita
CURA DEL PRATO IN PRIMAVERA E IN ESTATE
L' ANNAFFIATURA
- Per stabilire la frequenza occorre valutare la temperatura e il clima, il tipo di erba (per esempio Agrostis hanno necessità idriche più alte di altre specie), il tipo di terreno (se sabbioso gli interventi saranno più frequenti, se argilloso più radi). E' comunque sempre meglio lasciare asciugare il suolo prima di una nuova annaffiatura; questa poi dovrà essere abbondante e poco frequente il prato svilupperà allora un apparato radicale più profondo che lo renderà più resistente a caldo e malattie
-Annaffiare solo mattina e sera (sia in estate sia in autunno)
-Verificate che la necessità di acqua nel prato non contrasti quella di altri alberi e arbusti che crescono vicini
IL TAGLIO
-Non tagliare mai più del 50% della lamina fogliare nei prati molto calpestati o del 30% in quelli poco calpestati. In genere si effettua un taglio ogni 10-15 giorni, intervenendo quando il prato ha raggiunto l' altezza di 6-7 cm per riportarlo a 4-5 cm
-Il terreno deve essere asciutto e, a meno che il taglio non sia molto rado e il clima molto caldo ricordati di asportare sempre lo sfalcio per evitare che uno strato di feltro impedisca la penetrazione dell' acqua, dei nutrienti e dell' ossigeno
LA CONCIMAZIONE
Nel corso dell' estate può essere utile la somministrazioni di chelati e solfati di ferro, che svolgono azione rinverdente e di prevenzione dal muschio
PER UN PRATO FOLTO E RESISTENTE
Fondamentale allo scopo è una buona struttura del terreno. Per favorire l'ossigenazione due volte all' anno, a inizio primavera e inizio autunno, arieggiare la superficie bucherellandola con i denti di una forca, quindi distribuisci sulla superficie un velo di sabbia (2-3 cm) e agevolane la penetrazione con il rastrello.
Fonte/i: Esperienze personali e professionali