Citazioni in tesi di laurea (citazione di citazione)?
mi è venuto un dubbio:
premetto che non si tratta di citazioni letterali del tipo "frase copiata" presa da...
sto scrivendo di alcune teorie che spiegano un certo fenomeno; per descriverle mi baso su un testo che contiene una panoramica di tutte le teorie. Cito questo testo, e fin qui tutto ok. Visto che non devo fare una trattazione troppo approfondita non vado a vedermi tutti i libri degli autori che hanno inventato le varie teorie, ma qui mi sorge il dubbio:
quando metto il nome dello studioso e gli "attribuisco" la sua teoria devo mettere come riferimento in nota l'opera nella quale compare la teoria?
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so che è la categoria sbagliata, ma in quella giusta sembra ci sia carenza di persone in questo momento, scusate
@ ficie, grazie mille!!! in realtà non è la mia prima tesi ma sto andando un po' nel pallone..
quindi io dico che
ci sono diverse teorie che parlano di questo fenomeno (nota: il paragrafo si basa sul testo ABC di Rossi, 2001)
Nella sua teoria Ward sostiene che bla bla bla.. senza mettere in nota: la teoria di Ward è contenuta nell'articolo FGH del 1956
giusto??? oppure posso scegliere io se nominare o no l'opera di Ward?
1 risposta
- Anonimo7 anni faRisposta preferita
Ciao,
nelle note e nella bibliografia devi sempre mettere solo l'opera che hai consultato. Poniamo che tu legga un libro di Tizio Caio che descrive la teorie dei 4 cantoni di Mario Rossi. Nella tua tesi scriverai
... Nella sua teoria del 4 cantoni, Rossi postula che il soggetto bla bla bla (Caio 2011, p.358)
Lo stile bibliografico che ho usato qui è APA (perché io nell'ultima tesi ho usato quello), ovviamente, a seconda dello stile che usi, la nota potrebbe essere (Caio, 2011:358) o anche solo (Caio, T. 2011), o molte variazioni sul tema.
Se hai altre domande chiedi, ormai sono a quota 3 tesi più una ventina di tesine con citazioni per cui un po' ne so sulla materia.
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Se hai letto solo il testo ABC di Rossi e lo utilizzi come fonte per parlare di altri autori, basta che citi la fonte alla fine del paragrafo. Esempio:
Ward sostiene che bla bla; Bianchi invece ottenne risultati diversi nella sua ricerca su bla bla. Donati ripeté l'esperimento di Bianchi e bla bla (Rossi, 2001).
Se citi anche l'opera primaria (cioè quella originale di Ward) dovresti averla consultata direttamente, e non letta in versione riassunta in altre opere. Lo so che non è male avere una bibliografia più lunga, il rischio però è che poi ti vengano fatte domande sulla fonte primaria (l'articolo del 1956) a cui non sai rispondere. La mia relatrice ogni tanto mi chiedeva su articoli che avevo citato "ah, hai letto anche questo? Me lo mandi // Puoi ampliare un po' basandoti su quell'articolo?", credo fosse anche per accertarsi che avessi davvero letto tutto quello che citavo.
Insomma, l'idea è che se è in bibliografia, è un testo che tu, autore, hai consultato direttamente.