Quali sono secondo voi, le migliori poesie Italiane?
Quale poeta consiglieresti a uno straniero che capisce l'Italiano e che vorrebbe arricchire le sue conoscenze in questo campo?
2 risposte
- AmmaccabananeLv 47 anni faRisposta preferita
Ho sceso dandoti il braccio di Eugenio Montale
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
5 le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
10 Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
CARDUCCI
San Martino
La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.
Nevicata
Lenta fiocca la neve pe 'l cielo cinereo: gridi,
suoni di vita più non salgon da la città,
non d'erbaiola il grido o corrente rumore di carro,
non d'amor la canzon ilare e di gioventú.
Da la torre di piazza roche per l'aere le ore
gemon, come sospir d'un mondo lungi dal dí.
Picchiano uccelli raminghi a' vetri appannati:
gli amici spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.
In breve, o cari, in breve—tu calmati, indomito cuore—
giú al silenzio verrò, ne l'ombra riposerò.
Pianto antico
L'albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da' bei vermigli fiori
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol piú ti rallegra
Né ti risveglia amor.
Anche il comune rustico mi piace
poi di leopardi passero solitario, infinito,il sabato del villaggio
quasimodo
ALLE FRONDE DEI SALICI.
E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
ce ne sono altre, queste fatte a scuola mi piacquero!!!
- Anonimo7 anni fa
Leopardi sopra tutti secondo la mio opinione personale eh
(anche Montale mi piace..e Ungaretti)