Lo sapete cosa fanno i Giapponesi..?
Leggete qui..
Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro.
Questa tecnica è chiamata "Kintsugi."
Oro al posto della colla. Metallo pregiato invece di una sostanza adesiva trasparente.
E la differenza è tutta qui: occultare l'integrità perduta o esaltare la storia della ricomposizione?
Chi vive in Occidente fa fatica a fare pace con le crepe.
"Spaccatura, frattura, ferita" sono percepiti come l'effetto
meccanicistico di una colpa, perchè il pensiero digitale ci ha
addestrati a percorrere sempre e solo una delle biforcazioni: o è
intatto, o è rotto.
Se è rotto, è colpa di qualcuno.
Il pensiero
analogico -arcaico, mitico, simbolico- invece, rifiuta le dicotomie e ci
riporta alla compresenza degli opposti, che smettono di essere tali nel
continuo osmotico fluire della vita.
La Vita è integrità e rottura
insieme, perché è ri-composizione costante ed eterna.
Rendere belle e
preziose le "persone" che hanno sofferto......questa tecnica si chiama
"amore".
Il dolore è parte della vita.
DDR: Con che cosa avete riempito le vostre ' Fratture' ?
DDR: Cosa Ascoltate?
https://www.youtube.com/watch?v=2wQ4gJo0bII

15 risposte
- ∞ V ∞Lv 76 anni faRisposta preferita
E' vero, complimenti! Questi dettagli di ceramica giapponese non li conoscono tutti, bellissima domanda: da esperti. Se ti interessa l'estetica giapponese credo che nessun libro abbia parlato di questo argomento con altrettanta sincerità come Libro D'ombra, di Junichiro Tanizaki (parlando di testi introduttivi, ovviamente, non è un testo filosofico...). Molte arti giapponesi trovano i loro fondamenti nell'amidismo, che a sua volta è di derivazione buddhista: moltissimi aspetti della mentalità estetica giapponese hanno radici antichissime che risalgono al periodo Asuka, quando i primi Buddha vennero importati in Giappone da Cina e Corea.
Ad esempio, l'ikebana, l'arte di disporre i fiori nei vasi deriva dal principio buddhista secondo cui nessun essere è al sicuro. Si taglia un fiore, di netto: era ancorato al suolo e gli si mostra che persino lui, come ogni altro essere, non ha casa, non è al sicuro, e lo si dispone in un vaso, e questo vaso in una nicchia, chiamata "tokonoma". Un'operazione crudele, per "mostrare al fiore" che anche lui è infinitamente solo e fragile.
Naturalmente, alcuni correnti buddhiste detestano e proibiscono questa pratica: nello specifico alcuni ordini monastici tibetani e nepalesi proibiscono di tagliare inutilmente ogni più piccolo filo d'erba e di uccidere qualsiasi creatura.
Allora resto in tema, una versione del mantra della Tara Bianca cantata da Pema Rinpoche :)
https://www.youtube.com/watch?v=rFEDRXqWczE
Fonte/i: Ciao :) - ?Lv 76 anni fa
Ma che bell'osservare (che bella domanda!) :)
Mi sbraco qui e continuo la contemplazione, eh :)
- Anonimo6 anni fa
Interessante ...
Devo ammettere che molto raramente ho dato valore ad una crepa... e anche i graffi di solito non mi piacciono.
...
https://www.youtube.com/watch?v=ZVkS0dPq2ig
- Anonimo6 anni fa
Che cosa carina :)
I Giapponesi fanno un sacco di cose strane-carine. Mi piacciono un sacco.
_-RDR: Le mie fratture...uhm...
Di resina! :)
Presente le iniezioni che si fanno nei muri per evitare i distacchi degli affreschi e degli intonaci?
Ecco.
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- OlenaLv 76 anni fa
Bellissimo approccio alla realtà! No, non conoscevo questa tecnica... Grazie davvero. Adoro il Giappone, la letteratura giapponese, e sono curiosa di qualsiasi cosa che abbia a che fare con la loro cultura.
Le mie fratture sono riempite con il tessuto cicatrizzante... e non ha la stessa solidità del tessuto sano. Così in tutto, non solo nelle ferite o fratture del corpo.
https://www.youtube.com/watch?v=2Nkcn8m9M0M