È vero che la regina Elisabetta I d'Inghilterra sapeva parlare in italiano?
Ho letto che Giordano Bruno scriveva in italiano perché, durante il suo soggiorno inglese, la classe elitaria conosceva l'italiano, tra cui la regina.
Ma è una leggenda? A quei tempi neanche in Italia si parlava in italiano! Com'è possibile che la regina conoscesse una lingua che non conosceva quasi nessuno neppure in Italia (tranne in Toscana e un po' nel Lazio)?
Dove si possono leggere queste 30 lettere di Elisabetta?
5 risposte
- Sarek of VulcanLv 72 mesi faRisposta preferita
Le lettere italiane di Elisabetta I sono nel libro "Elizabeth I's Italian Letters" che però è molto costoso https://www.palgrave.com/it/book/9781137442321 È scritto in inglese ma include il testo originale italiano. Tramite quel sito si possono scaricare gratuitamente due-tre pagine di ogni capitolo e in alcune di quelle pagine trovi dei pezzi del testo italiano (in qualche caso anche completo), ma per noi moderni è difficile da capire.
Giordano Bruno ha scritto sia in latino che in italiano https://it.wikipedia.org/wiki/Giordano_Bruno#Opere... ad esempio il famoso "De l'universo infinito et mondi" è in italiano. Come nel caso di Elisabetta I, anche l'italiano di Giordano Bruno ci suona decisamente arcaico.
Ecco il testo completo di una breve lettera di Elisabetta I
- barattoloLv 72 mesi fa
Grazie al professore Carlo Maria Bajetta sappiamo che sono conservate circa 30 lettere manoscritte da Elisabetta I in italiano, quindi che lo conoscesse è fuori di dubbio.
Non ti deve sembrare così strano, Elisabetta I regnava durante il Rinascimento.
Non solo a Firenze ma anche a Venezia scrivevano in italiano.
- 2 mesi fa
Nel Rinascimento (il Rinascimento si diffuse e si affermò in Europa nel tardo Cinquecento, quando ormai in Italia iniziava a declinare a causa delle guerre e della dominazione spagnola), l'italiano era una lingua di cultura adoperata ampiamente nella prosa, nella poesia e nel teatro. L'italiano era comunemente scritto e parlato non soltanto a Roma, a Firenze, a Venezia e a Napoli, ma anche presso le Corti europee di Parigi, Londra e Madrid. Ciò era dovuto al prestigio culturale degli intellettuali e dei diplomatici italiani, e anche degli artisti (scultori, pittori, musicisti, poeti, drammaturghi eccetera) che partivano dall'Italia per recarsi in Francia o in Inghilterra presso i sovrani o i mecenati aristocratici locali. Giovan Battista Marino, Giordano Bruno e molti altri scrittori e poeti italiani scelsero di trasferirsi per motivi di lavoro e di opportunità in terra francese o inglese, e vi rimasero per lunghi periodi.
- Anonimo2 mesi fa
Parlava già di Maradona?
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- NickLv 72 mesi fa
l italiano è una elle lingue più studiate e note nel mondo. e il motivo non è commerciale o tecnico ma è perchè nel resto del mondo la cultura è apprezzata e valutata come bene primario, e l Italia (non so per quanto tempo ancora) è vista come sorgente di cultura internazionale...