Il verbo "menare" che significato assume nella divina commedia? ?
3 risposte
- 42Lv 72 mesi fa
Dipende dal contesto. Ad esempio nel verso 76 e 79 del Canto XXIX dell'Inferno, ha significato di "usare", "utilizzare":
«e non vidi già mai menare stregghia
a ragazzo aspettato dal segnorso,
né a colui che mal volontier vegghia,
come ciascun menava spesso il morso
de l’unghie sopra sé per la gran rabbia
del pizzicor, che non ha più soccorso; »
Che parafrasato diventa:
«e non vidi mai un garzone atteso dal suo signore, o uno stalliere che veglia malvolentieri, usare la striglia come ognuno di loro usava le unghie su di sé per la smania del pizzicore, che non aveva altro sollievo;»
Verso 5, Canto IX dell'inferno, ha valenza di "raggiungere" (con lo sguardo):
«Attento si fermò com’uom ch’ascolta;
ché l’occhio nol potea menare a lunga
per l’aere nero e per la nebbia folta.»
Parafrasi:
... non poteva spingere lontano lo sguardo, a causa dell'oscurità e della fitta nebbia.
Verso 84, Canto IX, ha significato di "agitare", "muovere":
«Dal volto rimovea quell’aere grasso,
menando la sinistra innanzi spesso;»
Parafrasi:
Con la mano sinistra scacciava spesso il fumo dal volto
In altri contesti può significare "portare", "condurre", "guidare" (qualcuno) es. Purgatorio canto XXX v. 123 oppure Paradiso Canto XVIII v. 4
- schiribizzoLv 62 mesi fa
Condurre, portare (i' vegno per menarvi all'altra riva / nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo)