qual'è la vosta epoca storica preferita???
15 risposte
- 3 mesi faRisposta preferita
La Bella Epoque poiché venne inventato il primo telefono, l'illuminazione elettrica, le automobili, la radio, il cinema, la locomotiva, il primo aereo e i raggi X.
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- 2 mesi fa
Ovviamente il ventennio fascista.
Ovviamente scherzo, non saprei dirti, però mi sarebbe piaciuto nascere negli anni 70, così da potermi godere gli anni 80-90.
- 2 mesi fa
Come può non essere l'Epoca Vittoriana? L’Inghilterra Vittoriana, nonostante qualche ombra (non sarebbe potuto essere altrimenti in quegli anni) riuscì a caratterizzare praticamente un secolo. L’ascesa al trono della Regina Vittoria, nel 1837 segnò la fine del XVIII secolo, così come la sua morte, nel 1901 apriva il sipario sul nostro tempo. L’epoca Vittoriana deve quindi essere vista nella sua ampiezza: ha ricoperto tutta una storia fatta di avvenimenti politici importanti, guerre, conquiste ma soprattutto progressi nel mondo dell’ arte, della scienza, degli studi, della vita di tutti in giorni. Significava uno stile di vita che spesso ma non sempre coincideva con l’immagine anche privata della Regina Vittoria.
Certo, la casa era una gabbia dove la donna era rinchiusa come fosse un tesoro ad uso e utilizzo esclusivo del marito. La vita diventava sofferenza e la sofferenza stessa mutava in un incubo continuo che metteva a dura prova la sanità mentale e la salute fisica. Però che vuoi farci? era la mentalità dell'epoca.Io da aspirante scrittrice però, non posso non amare l'età Vittoriana, in cui nacquero le prime grandi scrittrici DONNE. Per lunghi secoli le donne sono state messe da parte: era loro impedito entrare nella vita attiva del proprio paese e avere una cultura superiore. Di conseguenza non è stato possibile coltivare attitudini artistiche se non forse in gran segreto né un talento poteva nascere perché sarebbe stato subito soffocato dai pregiudizi.Nell’Ottocento tuttavia la situazione comincia a cambiare. Molte donne si cimentano con il romanzo gotico (una su tutte Ann Radcliffe), mentre Mary Shelley, moglie del poeta Percy e nata Godwin (noto politico e filosofo di fine Settecento), pubblica Frankenstein. Nel primo decennio del XIX secolo si afferma l’astro fulgente di Jane Austen, ma è con l’epoca vittoriana che si assiste a un’autentica esplosione di penne “rosa”. C’è da sottolineare tuttavia che le scrittrici raramente pubblicano con il loro nome anzi scrivono usando uno pseudonimo maschile (un esempio noto George Eliot) o preferiscono l’anonimato, questo perché alle donne di buona famiglia una professione era interdetta e tantomeno sarebbe stato possibile dedicarsi a una carriera dedicata alle arti, occupazione decisamente poco consona alla “pudicizia e al ruolo muliebre” secondo i Vittoriani.Jane Austen, il mio modello di scrittrice, il mio mito e il mio ideale, non posso non amare l'epoca in cui è cresciuta lei!